Quali materie prime prediligere per i mobili
Vale per ogni ambiente della casa, ma in particolar modo per la cameretta: deve essere sicura. È fondamentale, cioè, che ogni arredo e ogni elemento che la caratterizza non rappresenti un pericolo per la salute dei bambini e dei ragazzi. Non solo.
Tale requisito, per molti versi, si ricollega all’importante tema della sostenibilità. Una cameretta sostenibile rappresenta una tutela non soltanto per le persone, ma anche per l’ambiente. Ed è questo il motivo per cui le migliori aziende del settore stanno orientando la loro politica in una direzione nuova, proponendo un crescente numero di soluzioni eco-compatibili. La risposta dei consumatori, per fortuna, è molto positiva. Segno di una consapevolezza sempre più profonda.
Ma come si arreda una cameretta sostenibile? Cominciamo dai mobili: occorre che le materie prime siano a basso impatto ambientale e prive di sostanze nocive. Il legno massello in tal senso rappresenta l’optimum, tuttavia è sempre più raro che venga utilizzato per la produzione di arredi per la cameretta. Inoltre ha un prezzo tutt’altro che contenuto e necessita di una manutenzione costante.
Le scelte, nonché le alternative più valide coincidono con i cosiddetti pannelli ecologici, realizzati con materiali legnosi post-consumo e provenienti da foreste certificate. Fondamentale è inoltre accertarsi che sia ridotto al minimo il contenuto di VOC, composti organici volatili, a cominciare dalla formaldeide. Come fare? Verificando che siano presenti etichette e certificazioni ad hoc (per esempio Ecolabel e FSC).
In foto, la cameretta kc302 di Moretti Compact, azienda che ormai da tempo utilizza principalmente pannelli ecologici.
L’importanza delle vernici
Non soltanto le materie prime con cui vengono realizzati i mobili per la cameretta: anche le vernici impiegate per le finiture e le colorazioni degli stessi sono determinanti. E anche le vernici possono contenere VOC e altre sostanze dannose per la salute sia delle persone che dell’ambiente.
Bisogna, quindi, assicurarsi che siano atossiche, ecologiche e ipoallergeniche. Hai sentito dire che le migliori sono quelle all’acqua? È vero, ma non in assoluto. Alcune, infatti, contengono parecchi solventi e persino residui di metalli pesanti. Due consigli, quindi:
- Si prediligano arredi trattati con vernici all’acqua monocomponenti, la cui composizione chimica prevede la stabilizzazione del polimero in acqua e di conseguenza una quantità davvero minima di solventi (il 5% dovrebbe essere il massimo)
- Si controlli che le vernici utilizzate risultino conformi alla norma EN 71.3, che testimonia l’assenza di metalli pesanti da qualsiasi formulato.
Nelle foto, la cameretta Start T09 di Clever, la composizione CM235 di Giessegi e la cameretta Space 4 di Nidi: sono tutte aziende che nei processi produttivi impiegano vernici idrosolubili atossiche e a basso impatto ambientale.
I tessuti per la cameretta green
Anche i tessuti d’arredo hanno un ruolo di primo piano in una cameretta che sia davvero sostenibile: ci riferiamo ai tendaggi, ai tappeti, ai rivestimenti di divani, poltrone e pouf, così come alla biancheria da letto. Indubbiamente i tessuti di origine vegetale come il cotone, il lino e la canapa meritano una piena promozione e, per quanto concerne soprattutto i tappeti, lo stesso vale per la lana, il bamboo e la juta. Sarebbe opportuno, però, anche andare oltre.
Cosa intendiamo? Che è bene considerare opzioni ancora più ecologiche e sostenibili, a cominciare dal cotone biologico, cioè coltivato, prodotto, lavorato e certificato secondo gli standard agricoli biologici (riduzione del consumo di acqua, fertilizzanti e pesticidi). Allo stesso tempo, grande attenzione meritano tutti i tessuti derivanti da processi di riciclo: il cotone stesso ma anche – per esempio – fibre sintetiche come il poliestere. Una dritta in più? Buona norma è controllare che i coloranti siano ecologici e privi di sostanze nocive.
Nelle foto, il tappeto Tiphede di Ikea, realizzato con gli avanzi del cotone impiegato nella produzione dei filati; il completo copripiumino in percalle di puro cotone biologico certificato GOTS di Mymami e un completo lenzuola firmato Caleffi, brand che usa esclusivamente coloranti certificati.
Altri consigli pratici
Vien da sé, ma metterlo nero su bianco è sempre meglio: in una cameretta sicura e sostenibile, anche le vernici per le pareti sono atossiche. Preferibilmente, inoltre, traspiranti e inodore. Per le lampade da tavolo, da terra, per i lampadari, insomma per tutti i sistemi di illuminazione artificiale si scelgano lampadine a Led, che garantiscono un notevole risparmio di energia elettrica.
A proposito sempre di risparmio, scegliere infissi che si traducano in un elevato grado di isolamento termico significa poter ridurre l’utilizzo dei riscaldamenti in inverno e dei climatizzatori d’estate; le migliori soluzioni sono i modelli con doppi vetri e quelli a taglio termico.
Non sottovalutare l’utilità del riciclo creativo. In casa c’è una vecchia scrivania? Bastano un po’ di manualità, fantasia e poche decine di euro per trasformarla e renderla adatta alla cameretta dei tuoi figli. Idem per una poltrona o una sedia ritrovata in soffitta, per quella libreria che nel living non va più bene: gli esempi possono essere molti. E se l’idea non manca, ma temi di non sapertela cavare, sappi che in Rete abbondano tutorial e video davvero semplici e illuminanti.