La scelta dei mobili
La cameretta dei bambini deve essere confortevole e bella, certo. Ma prima di tutto sicura, anche in considerazione del fatto che lì trascorrono molte ore al giorno. Fondamentale è creare un ambiente salubre, nel quale possano muoversi liberamente e senza correre rischi di sorta.
Cominciamo dai mobili. Il legno massello, per una stanza del genere, ormai non viene preso in considerazione. Bisogna quindi puntare su arredi a bassa tossicità, che cioè non siano stati trattati con sostanze sintetiche e dannose e non emettano composti organici volatili (VOC).
Si tenga presente che esistono le certificazioni; si consiglia, per esempio, di cercare mobili con il marchio CQA-Formaldehyde E1, che identifica la produzione di pannelli a bassa emissione di formaldeide e rispondenti ai requisiti imposti dalle normative internazionali in materia.
Nel caso di arredi e materiali rifiniti in legno, si suggerisce inoltre di prediligere quelli con superfici e bordi laminati: i pannelli grezzi o comunque non laminati, infatti, diffondono maggiori quantità di formaldeide rispetto a quelli caratterizzati dal suddetto rivestimento. I materiali ecologici rappresentano l’optimum. L’azienda Moretti Compact, vogliamo segnalarlo, ha scelto di utilizzare l’eco- pannello LEB.
Le vernici più sicure
Anche le vernici, sia quelle utilizzate per rifinire gli arredi sia quelle destinate alla tinteggiatura delle pareti, possono risultare nocive per la salute (anche dell’ambiente). Bisogna quindi accertarsi che siano atossiche, cioè che l’emissione di sostanze dannose risulti ridotta ai minimi termini.
Per fortuna in commercio esistono molti prodotti sicuri e in cima alla lista troviamo le vernici all’acqua; molte di quelle monocomponenti presentano una composizione chimica in cui il polimero è stabilizzato in acqua, di conseguenza la riduzione della quantità di solventi può raggiungere addirittura il 90-95 per cento. Ma attenzione.
Non tutte le vernici di questo tipo vanno bene: alcune presentano infatti residui di metalli pesanti. Fondamentale è perciò acquistare quelle conformi alla norma EN 71.3, la quale regola l’utilizzo di vernici su tutti i materiali che possono entrare in contatto con la bocca dei bambini.
Quali materassi e tessuti scegliere
I materassi per la cameretta devono essere traspirabili, anallergici e favorire il mantenimento del giusto grado di umidità. Tutto questo per impedire la proliferazione dei batteri e la formazione di muffe, ma anche per aiutare a regolare la temperatura durante il sonno ed evitare che il sudore crei disagi.
Doveroso è inoltre esser certi che il materasso non abbia subito trattamenti chimici e abbia la flessibilità necessaria non solo a garantire il giusto comfort, ma anche influire sul processo di crescita. Che, naturalmente, non si ferma quando si dorme.
Per quanto riguarda il rivestimento, è preferibile che sia sfoderabile, lavabile in lavatrice e realizzato in fibre 100 per cento naturali come il cotone, il lino e la canapa. Quest’ultima caratteristica è opportuno che identifichi anche la biancheria da letto – dai piumini alle lenzuola – e gli altri tessili presenti nella stanza, quali tappeti e tende.
Alcuni marchi, come Caleffi, garantiscono che il cotone ed i coloranti utilizzati nei processi produttivi sono privi di sostanze nocive per la salute dell’uomo e per l’ambiente, nel rispetto delle norme internazionali vigenti. Prestate attenzione a diciture simili, perché davvero fanno la differenza.
Gli infissi adatti alla cameretta
Qualunque età abbiano i figli, invitiamo a considerare l’idea di installare finestre con doppi vetri o vetri stratificati, valide soluzioni per ottenere un buon livello di isolamento acustico, impedire all’acqua piovana di entrare e per mantenere la giusta temperatura nella stanza. Ottimi anche i serramenti con doppia o tripla guarnizione.
Se invece si tratta della cameretta di bambini molto piccoli, bisogna avere qualche accorgimento in più per raggiungere la massima sicurezza. Ci sono finestre dotate di maniglie con serratura o pulsante, per esempio, che non possono essere aperte dai bebè; qualora l’infisso sia già presente e non si intenda cambiarlo, sappiate che queste particolari sistemi si possono anche acquistare separatamente e poi installare. Valida alternativa sono i dispositivi blocca finestra, per nulla costosi.
Gli amanti della tecnologia si lasceranno probabilmente tentare, d’altra parte, dai sistemi smart che consentono di gestire le finestre (ma anche le porte e gli avvolgibili) tramite smartphone o tablet, programmandone l’apertura e la chiusura.
Alcune aziende del settore, inoltre, applicano sui loro prodotti il cosiddetto blocco della falsa manovra, che impedisce l’apertura contemporanea a vasistas e a battente dell'anta, evitando così il rischio che quest’ultima cada.
L’illuminazione giusta
Sottovalutare il ruolo dell’illuminazione è un grande errore. La luce naturale trasmette energia ed esercita un potere benefico a livello psicofisico, dunque bisogna sfruttarla al massimo. Consigliamo di usare tende leggere e non coprenti e di posizionare la scrivania o il tavolino proprio di fronte all’infisso.
Se ciò non è possibile, si faccia in modo che il lato corto sia direzionato verso la fonte luminosa; quest’ultima dovrebbe provenire da destra se il bambino è mancino e da sinistra se è destrorso. In ogni caso, occorre evitare che la luce venga da dietro la seduta, altrimenti ci si ritrova a fare i conti con ombre e riflessi fastidiosi. Il massimo, vogliamo specificarlo, sarebbe se anche l’area giochi fosse esposta ai raggi solari.
Per quanto concerne invece la luce artificiale, si consiglia di prediligere le lampadine a LED, che non surriscaldano l’ambiente e consentono anche di contenere il consumo di energia elettrica a fronte di un’elevata efficienza. Si evitino comunque lampade molto fragili e che si rompono quindi con facilità.